Le Dee sono archetipi, forze psicologiche, oppure energie reali, esseri realmente divini con una loro esistenza autonoma e indipendente?
Va per la maggiore la prima versione, mentre nella Tradizione che seguo, la risposta classica è: Entrambi. Sia Archetipi, sia Esseri Divini con la loro esistenza indipendente. Secondo la mia esperienza e il mio sentire, le Dee non sono solo archetipi che lavorano nella nostra psiche ma sono energie potenti, individuali, con le quali ci relazioniamo, che celebriamo, onoriamo, invochiamo, incarniamo e rappresentiamo tramite le nostre danze offerte, che vibrano con le nostre corde interiori non sostituendosi a noi. Possiamo incarnarle, vibrare all'unisono, dissonanti o sincrone. Ci influenzano, ci nutrono, le nutriamo, ne acquistiamo il potere, ci accompagnano, le richiamiamo dentro di noi. Se "scopriamo" il divino femminile unicamene dal punto di vista intellettuale ed emotivo (magari sull'onda della moda) per poi integrarlo con le nostre discipline di partenza (danza, naturopatia, counseling, teatro etc..) possiamo fare un lavoro veramente pregevole, ma parziale. E' utile dare uno sguardo agli archetipi per capire come questi hanno lavorato e lavorano nel nostro inconscio ma quello che per me e' essenziale e veramente trasformativo e' l'approccio rituale e celebrativo anche nell'applicazione delle proprie discipline di partenza. Nel mio caso quindi, nella Danza Orientale Olistica, che propongo per tutte le donne che hanno voglia di onorare il Sacro dentro ma anche fuori di noi. Danzare Persefone (per rimanere in tema con la stagione), non e' allora, unicamente e genericamente, danzare il passaggio dalla fanciulla alla signora e regina che finalmente cresce e si stacca dal materno. Certo...è anche questo (secoli di miti lavorano per forza nella nostra psiche)...ma alla base, in fondo, oltre, al di là... c'è qualcosa di più grande. La psicologia è misurazione. Quando tutto si volge sul fronte psicologico allora si rende tutto misurabile, si limita l'evoluzione e si incasellano le potenzialità. Come scrivevo nel post precedente:
"Gruppi di donne che "danzano" gli archetipi femminili contribuiscono a diffondere nell'inconscio collettivo il punto di vista femminile sulla vita."
....è quindi essenziale continuare il lavoro sugli archetipi per...ma ricordandosi che il Sacro che noi interpelliamo NON è solo un archetipo e quindi, arricchendo il concetto, possiamo aggiungere alla frase qui sopra:
"Gruppi di donne che "danzano" il Sacro e celebrano il Divino femminile contribuiscono a diffondere nella società e nel quotidiano il punto di vista femminile sulla vita"
Chi danza con me e come me alla ricerca del Sacro e del Divino, lo sa, lo sente, lo sperimenta, lo vive. Siamo Sacerdotesse Danzanti pronte a danzare un altro giro di ruota accompagnate da Colei che ha mille nomi.
